Attenzione al nuovo volto dello cybersquatting nell'era delle IA generative

Il mondo digitale sta vivendo una rivoluzione con l'avvento delle Intelligenze Artificiali generative che stanno influenzando profondamente le pratiche dei cybersquatter. Questi individui che registrano nomi a dominio basandosi su marchi famosi, ora sfruttano le IA per creare contenuti web estremamente realistici, rendendo difficile stabilire la loro malafede.

La buona fede, tradizionalmente dimostrata attraverso l'utilizzo effettivo del nome a dominio, è ora messa in discussione dalla rapidità e dall'efficienza con cui tali IA possono creare siti e immagini convincenti.
Questa evoluzione tecnologica rende più complesso il lavoro degli esperti nel valutare le intenzioni dei cybersquatter.  

È cruciale sottolineare che l'uso delle IA generative non è intrinsecamente illegale. Tuttavia diventa problematico quando queste tecnologie sono utilizzate per attività illecite come l'appropriazione indebita di marchi registrati.
Di fronte a queste sfide, gli esperti di sicurezza informatica stanno sviluppando algoritmi avanzati per analizzare i contenuti generati dall'IA, identificando incongruenze e anomalie.  

Io e Alessio Canova di C-3PI- abbiamo scritto un articolo sull'argomento intitolato "L’impatto delle Intelligenze Artificiali (IA) generative sul domain grabbing", pubblicato oggi sul nuovo numero (nr. 2/2023) della rivista dell'Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale.
 
Qui disponibile per il libero download: https://www.ordine-brevetti.it/it/rivista-ordine/download/2149

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