
Fortnite cheat distrugge il fair play mondiale e Epic Games cita in giudizio i creatori di Vanta Cheats
Epic Games ha intentato una causa esplosiva contro sviluppatori e rivenditori di software truccati per Fortnite, accusandoli di violazioni gravi che spaziano dalla frode informatica al furto di identità. Si preannuncia una delle più articolate offensive legali mai vista contro i truffatori di giochi online.
Indice dell'articolo
Una guerra legale per il futuro del gioco online
La battaglia contro i trucchi nei videogiochi ha un nuovo fronte giudiziario: Epic Games, creatrice del celebre Fortnite, ha depositato il 10 giugno 2025 una causa presso la Corte Distrettuale della Carolina del Nord contro Ediz Atas (noto online come "Sincey Cheats" e "Vanta Cheats") e altri soggetti, accusandoli di aver creato, promosso e venduto illegalmente software per barare nel videogame.
Secondo la denuncia, questo "Fortnite cheat" forniva funzionalità come aimbot, ESP, teletrasporto e triggerbot, dando agli utenti un vantaggio sleale (la spiegazione di queste funzionalità è nel box informativo al termine dell’articolo).
Epic afferma che l’attività dei convenuti viola almeno sette disposizioni legali, tra cui il Digital Millennium Copyright Act (17 U.S.C. § 1201 e § 512(f)), la legge statale del North Carolina per concorrenza sleale (N.C. Gen. Stat. § 75-1.1), e il Lanham Act (15 U.S.C. § 1125(a)). Vengono contestati anche interferenza dolosa con contratto, violazione diretta e secondaria del copyright statunitense, e concorrenza sleale in ambito federale e statale.
Secondo la software house i danni non sono solo economici poiché:
“i giocatori che barano compromettono l'integrità del campo di gioco, causando l'abbandono da parte degli utenti onesti”.
Un sistema di cheat su scala globale e organizzata
Il Vanta cheat veniva venduto tramite diversi canali: siti web (vantacheats.io, kezzaservices.com, phantomcheats.ch), server Discord, canali Telegram e piattaforme e-commerce come Shopify. La rete di distribuzione era strutturata con veri e propri piani di abbonamento: accessi settimanali a 9,99$, mensili a 19,99$ e persino versioni “lifetime” a 29,99$. Il modello includeva anche il supporto post-vendita, un loader individuale per ciascun utente per aggirare i rilevamenti, e strategie commerciali mirate al mercato statunitense.
Atas e i suoi collaboratori, si legge nella denuncia, aggiravano deliberatamente le misure di sicurezza di Epic, aggiornando il cheat per renderlo "undetected". Addirittura offrivano un HWID spoofer, cioè uno strumento per modificare l’identificatore hardware dei computer e rientrare in gioco dopo il ban.
Tra le frasi promozionali usate:
“Been banned from Fortnite? Our HWID Spoofer can help you get back in the game quickly!” e “Make sure your computer is ready for another cheating session!”.
False identità e manipolazione delle procedure DMCA
Uno degli aspetti più gravi emersi riguarda la frode identitaria ai danni di YouTube. Secondo Epic, Ediz Atas ha falsificato email spacciandosi per un dipendente dell’azienda al fine di ottenere la riattivazione di video promozionali del cheat che Epic aveva fatto rimuovere tramite la procedura DMCA.
Le email includevano l’indirizzo @epicgames.com e la firma di un vero dipendente, violando direttamente il § 512(f) del DMCA che punisce le dichiarazioni fraudolente. Epic ha scoperto la truffa perché uno dei messaggi è stato recapitato erroneamente proprio alla casella dell’impiegato impersonato, rivelando l’inganno.
Tra i video segnalati, uno aveva il titolo eloquente: “Using FORTNITE CHEATS with the BEST SOFTAIM Undetected”.
Atas avrebbe anche inviato finti DMCA takedown a nome di Epic per colpire contenuti altrui aggravando ulteriormente la propria posizione.
Precedenti, reazioni e richieste di Epic
Non è la prima volta che Epic intraprende azioni legali contro chi sviluppa software di cheating: già nel 2019 e nel 2021 aveva avviato cause poi risolte con accordi.
Questa volta però, l’azione sembra più strutturata: infatti l'azienda chiede ingiunzioni permanenti, trasferimento dei domini usati per vendere il cheat, risarcimenti per danni reali e morali, e spese legali.
Epic riferisce che l'impatto del Vanta cheat è ben tangibile ed oltre 15.000 account statunitensi sono stati bannati dal 2022 per averlo utilizzato, insieme a decine di migliaia nel mondo.
I cheat non solo danneggiano l’esperienza di gioco, ma compromettono anche le entrate economiche legate ai pass battaglia, agli oggetti cosmetici (skin, back bling, emote, wraps ecc…) e alla fidelizzazione dell’utenza.
In una nota diffusa su X (ex Twitter), l’azienda è stata chiara:
“Creare e vendere software per barare è contro le regole. Continueremo a combattere per tenerli fuori da Fortnite”.
Atas, dal canto suo, aveva pubblicamente dichiarato su X di essere stato bersaglio di false segnalazioni di copyright, accusando un presunto “impostore” di aver finto di essere Epic Games.
In realtà, come emerso dalla denuncia, era proprio lui ad aver falsificato quelle comunicazioni.
Al momento sembra non aver rilasciato dichiarazioni sul caso.
La causa intentata da Epic potrebbe diventare un precedente importante nel contrasto globale ai cheat, anche per via della gravità delle azioni fraudolente contro YouTube. Secondo gli esperti legali, la violazione del DMCA mediante false identità aziendali rappresenta un caso particolarmente raro e aggravato.
La vicenda merita attenzione non solo per le conseguenze legali dirette, ma anche per le possibili ripercussioni su altri rivenditori coinvolti e per le misure che Epic potrà adottare in futuro per rafforzare la sicurezza del gioco.
Le funzionalità del cheat “Vanta” per Fortnite
Aimbot
Il più noto tra i cheat, permette al giocatore di colpire automaticamente i nemici con precisione assoluta senza dover mirare manualmente. Può agganciare automaticamente la testa o il corpo dell’avversario rendendo i colpi sempre efficaci. Alcune versioni permettono di regolare il livello di assistenza per apparire più “naturali” e sfuggire ai controlli anti-cheat.
ESP (Extra Sensory Perception)/Wallhack
Una funzione che mostra sullo schermo informazioni nascoste rendendo visibili nemici, oggetti e strutture anche attraverso muri e ostacoli. I personaggi avversari appaiono contornati da riquadri colorati o etichette che indicano distanza, arma, direzione dello sguardo, punti vita, ecc. È particolarmente utile per anticipare movimenti o evitare imboscate.
Triggerbot
Una funzione automatica che attiva il fuoco nel momento esatto in cui il mirino del giocatore passa sopra un nemico. A differenza dell’aimbot (che punta automaticamente), il triggerbot agisce solo nel momento critico del colpo, spesso combinato con un ESP per identificare visivamente gli avversari. L’effetto è una reattività sovrumana allo sparo.
Teletrasporto
Permette al giocatore di spostarsi istantaneamente in un altro punto della mappa di gioco superando le regole fisiche imposte. È una funzione estremamente invasiva che rompe completamente il bilanciamento e l’equità delle partite, permettendo fughe rapide, accesso istantaneo al bottino o eliminazioni a sorpresa.
HWID Spoofer (Hardware ID Spoofer)
Un software separato ma venduto assieme al cheat, progettato per aggirare i ban permanenti legati all’hardware. Quando Epic Games banna un account, spesso collega il ban anche al computer (tramite il suo hardware ID, o HWID). Lo spoofer modifica questi identificatori unici facendo sembrare il dispositivo "nuovo" e permettendo ai cheater di rientrare in gioco con un altro account.
Loader personalizzato (Custom Cheat Loader)
Ogni acquirente riceveva un “loader”, cioè un programma che installava il cheat, personalizzato e criptato in modo univoco. Questo serviva a evitare che Epic potesse identificare una singola versione del cheat e bloccarla per tutti. L’obiettivo era restare "undetected" (non rilevati) dai sistemi anti-cheat il più a lungo possibile, aggiornando frequentemente il software in risposta alle contromisure di sicurezza.