
Fedeltà aziendale e silenzio forzato su LinkedIn
Hai mai avuto paura di cliccare “like” su LinkedIn?
Succede. Sempre più spesso.
Sul blog professionale per eccellenza anche un gesto minimo, come consigliare un post o seguire un ex collega, può essere interpretato come slealtà, disallineamento, persino un atto di “infedeltà” aziendale.
Ne ho scritto in un nuovo articolo per La nuova Gazzetta Piemontese dove analizzo un fenomeno sempre più diffuso ma raramente discusso: la trasformazione di LinkedIn da spazio di espressione a zona neutra, sorvegliata, autocensurata.
Cosa succede quando la fedeltà aziendale impone silenzi?
Quali sono i limiti tra appartenenza e controllo?
E soprattutto: quanto siamo ancora liberi di essere noi stessi, anche sul profilo LinkedIn?
👉 Leggi l’articolo completo qui: Fedeltà aziendale e silenzio forzato su LinkedIn